1990
La strana coppia: Staffler e Podrecca
Per Franz Staffler, proprietario del Laurin,
Boris Podrecca è più che un architetto di fiducia: potremmo quasi definirlo l’architetto di corte, vista la nobiltà dell’albergo. Il famoso archistar viennese ha firmato progetti di grande modernità ma al contempo sa come trattare l’architettura storica. Ecco perché Staffler nel ’90 ha affidato a lui e all’architetto bolzanino
Albert Mascotti la ristrutturazione del Laurin, tanto delicata quanto impegnativa visto che i lavori sono durati la bellezza di quattro anni. A distanza di qualche anno sarà ancora Podrecca a ridare nuova linfa all’
Hotel Greif. “In tutti questi anni inevitabilmente siamo diventati amici”, sottolinea Franz Staffler.
Un’amicizia che si riflette nell’unità di pensiero: al momento del restauro hanno concordato di conservare tutti i mobili in stile Liberty (realizzati in ciliegio con vernice carteggiabile) ancora utilizzabili, le antiche doppie finestre (malgrado siano così delicate da dover essere riverniciate ogni due anni) e le preziose persiane in legno. Finestre e maniglie? Troppo belle per essere sostituite.
Il marmo antico? Lo poseremo così bene che sembrerà un tappeto, si dicono. A tutto il resto ci pensa Podrecca, che si mette di buzzo buono a disegnare sedie, letti, divani, motivi per i tappeti destinati al bar e ai saloni, la boiserie in legno di pero. I suoi bozzetti finiscono nella
falegnameria dell’albergo e diventano oggetti concreti. “Più di una volta abbiamo dovuto realizzare cinque prototipi prima di arrivare al prodotto definitivo. Il fatto che un architetto disegni una sedia, non significa che ci si possa sedere”, sorride Franz Staffler. Al Laurin il vero lusso sono i dettagli, ama ripetere il padrone di casa: “Io voglio che i miei ospiti si trovino bene. E se vengono qui, è perché non vogliono essere in un qualunque Hilton, Marriott o Plaza”.